“Per’ e Palumm” Campi Flegrei Doc 2016 Agnanum
“Vorrei farvi immergere nella mia storia che racconta di una terra baciata dal mare, scaldata dal sole e da sempre vocata ad una viticoltura eroica, svolta sugli ardui terrazzamenti posti sulle storiche colline vulcaniche del Parco Naturale degli Astroni, dove il duro lavoro manuale, la bassa resa per ettaro e la vendemmia tardiva, producono questo vino…” (Raffaele Moccia).
Un uomo semplice, intelligente e in simbiosi con il suo territorio, questo è Raffaele Moccia. Lui con la vite ci parla…
Siamo a Napoli nei Campi Flegrei, l’Azienda Agricola Agnanum di sua proprietà, si trova nel Parco Naturale degli Astroni. I terreni sono vulcanici con trama estremamente sottile e fine, Il vigneto si estende a ridosso del vulcano degli Astroni su terrazzamenti strettissimi chiamati “voteche”, perché girano a gomito, su queste colline non è facile lavorare. Raffaele non usa strumenti, il suo lavoro è solo manuale, lui è uno degli ultimi vignaioli “eroici” metropolitani. In queste condizioni austere le rese sono bassissime e data la mole di lavoro, non va mai in giro, non esce dalla vigna e sta poco anche in cantina. E’ bello parlare con Raffaele, ascoltare i suoi racconti eleva la mia ammirazione verso di lui. Mi parla del suo Piedirosso, il Campi Flegrei Doc “Per’ e Palumm” 2016, ottenuto da vigneti secolari curati con amore, fatica e tanto rispetto per il territorio.
Raffaele mi porge il calice e non posso fare a meno di notare la vivacità della trama cromatica che si tinge di rubino con riflessi porpora. Avvicinando il naso mi immergo in profumi intensi di frutti rossi croccanti e succosi quali la ciliegia e la prugna, faccio roteare il bicchiere e come un eruzione vulcanica ecco i fiori, la viola e il geranio avvolgono il mio olfatto che viene poi sorpreso da sfumature speziate, affumicate e di liquirizia. Inebriato dei profumi, il sorso è sorprendentemente deciso e vibrante. i frutti ritornano alternandosi alle spezie, la struttura setosa si amalgama con la freschezza, la sapidità ci riporta al suolo vulcanico, il tannino è delicato ed elegante. La chiusura è così piacevole ed equilibrata da richiamare subito un nuovo sorso.
La storia, la passione, l’amore, la terra, il vino… Questo è Raffaele Moccia, questo è il suo “Per’e Palumm”.
www.agnanum.it